Mobilità
Riciclare in modo efficiente le batterie delle auto elettriche
Sulle strade svizzere circola un numero sempre maggiore di auto elettriche. Ma cosa succede poi alle vecchie batterie? Delle procedure ben strutturate consentono di riciclare le batterie delle auto elettriche secondo una modalità a basso impatto climatico e priva di qualsiasi rischio.
Sulle strade svizzere circolano attualmente circa 40’000 auto elettriche e ibride plug-in dotate di batterie agli ioni di litio; un totale che corrisponde quasi all’uno percento di tutti i veicoli e che, ogni anno, risulta in costante aumento. Una sfida legata all’elettromobilità è rappresentata dalle batterie agli ioni di litio precedentemente citate. Al fine di migliorare ulteriormente la quantità totale di CO2 generata dalle auto elettriche è necessario da una parte riutilizzare le batterie in modo sensato e dall’altra riciclarle in modo efficiente.
Donare una seconda vita alle batterie usate
Nel momento in cui rendono ormai soltanto il 70 percento della loro prestazione iniziale, le batterie delle auto elettriche non possono più essere impiegate all’interno di un veicolo. Tuttavia, questo non significa affatto che non possano più essere utilizzate in generale. Una volta venuto meno il loro compito all’interno dei veicoli elettrici, le batterie possono infatti essere impiegate come accumulatori stazionari in edifici dotati di impianti fotovoltaici.
Inoltre, le batterie datate possono anche essere utilizzate in progetti di più ampia portata. In periodi in cui la domanda di energia risulta particolarmente alta, le batterie agli ioni di litio permettono infatti alle centrali elettriche di erogare l’elettricità immagazzinata. Anche in questo caso si tratta tuttavia di un impiego destinato prima o poi a terminare, e a questo punto per le batterie rimane solo un’ultima prospettiva: il riciclaggio.
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Riciclaggio delle batterie a freddo o a caldo
Il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio non risulta una procedura del tutto semplice, dal momento che, se maneggiate in modo imprudente, le batterie possono facilmente incendiarsi. Da alcuni anni esistono tuttavia alcune procedure che hanno permesso di risolvere questo problema. Nell’ambito della procedura a freddo si procede a scaricare completamente le batterie e a inondare di azoto il trituratore schermato ermeticamente; il liquido elettrolitico infiammabile viene quindi vaporizzato e pompato via prima di procedere a estrarre il materiale ridotto in polvere.
Tuttavia, la maggior parte delle batterie agli ioni di litio non viene triturata a freddo, bensì bruciata in un forno e successivamente macinata. Nella procedura a caldo i sottili fogli di rame della batteria vengono sciolti, creando insieme al cobalto e al nichel una lega riutilizzabile.
Conclusione: le auto elettriche non presentano alcun problema in termini di riciclaggio
Attualmente in Svizzera solo una piccola percentuale di auto è alimentata a corrente. L’incremento di auto elettriche previsto negli anni a venire non rappresenta tuttavia un problema irrisolvibile per le strutture svizzere che si occupano di riciclaggio dei materiali. Anche se le procedure non risultano ancora perfette e benché sussista ancora un margine di miglioramento, attualmente la ricerca sta compiendo passi da gigante e alcuni di questi processi legati al riciclaggio di batterie esauste risultano già impiegati e costantemente aggiornati. Il riutilizzo dei materiali contenuti al loro interno permette quindi di prospettare una circolazione futura all’insegna della sostenibilità grazie alla mobilità elettrica. Di conseguenza, le auto elettriche non rappresentano un problema in termini di riciclaggio in quanto, nel corso di tutte le varie fasi del processo di recupero, si impiegano soluzioni tecniche efficienti e sostenibili.
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